Posizionamento Google: Cos’è la SEO? Per comprenderlo al meglio partiamo dal suo significato.
L’acronimo SEO significa Search Engine Optimization ovvero l’ottimizzazione delle ricerche effettuate su un motore di ricerca. Un motore di ricerca può essere visto come un’immensa libreria dove ci sono miliardi di libri che contengono triliardi di pagine. Amazon, YouTube e ovviamente Google usano e utilizzano dei metodi per indicizzare le pagine web al loro interno in base alle parole chiave ricercate dell’utente nella barra di ricerca. Logicamente se una pagina viene posizionata nei primi posti della ricerca avrà maggiori probabilità di avere un elevato traffico in entrata rispetto ad altre.
Un amministratore di un sito web dovrebbe quindi implementare la SEO per diversi motivi:
- Il traffico che arriva alla pagina è completamente gratuito
- il traffico sarà costante soprattutto se hai posizionato la pagina ai primi posti della ricerca
- la quantità di pubblico che si può raggiungere tramite Google per le pagine è immenso.
Nessuno conosce il vero funzionamento dei motori di ricerca ma possiamo immaginare come funzioni Google.
Per comprenderne al meglio il funzionamento è necessario conoscere due termini: crawling e indexing.
Crawling di Google
Il Crawling viene fatto da un insieme di crawlers anche chiamati spiders che viaggiano attraverso le pagine web e raccolgono informazioni. Come lo fanno? Questi spiders ogni volta che visitano una nuova pagina web vi lasciano un seme chiamato appunto “seed” e memorizzano l’indirizzo della nuova pagina. Se una pagina è aggiunta alla rete seguono i link fino ad arrivare alla nuova pagina e piantano lì un nuovo seme. Quanto tornano ai server di Google trasportano tutte queste informazioni che servono poi per aggiornare l’indice di Google.
Posizionamento Google: Indexing di Google
A questo punto entra in gioco l’indexing o indicizzazione. Quando viene effettuata la ricerca viene consultato velocemente l’indice creato dagli spider e viene mostrato un risultato di ricerca in una frazione di secondi. Le pagine indicizzate vengono classificate in base alle diverse caratteristiche delle pagina. La classificazione delle pagine viene effettuata sia in automatico da Google che da un team di esperti chiamati “Search Quality Raters”. L’obiettivo di questo team è quello di trovare le pagine che diano all’utente ciò che sta cercando.
L’obiettivo principale di Google è comprendere al meglio la domanda dell’utente. Per farlo sono stati creati modelli di linguaggio che possono svolgere molti compiti. Sono stati creati per capire la richiesta dell’utente e per farlo sono in grado di capire sinonimi e anche errori grammaticali. Possono anche comprendere il tipo di richiesta che l’utente. Possono di conseguenza mostrare ad inizio pagina video, mappe o annunci di Amazon.
Il Search Intent
La maggior parte, se non tutte le cose di cui abbiamo parlato possono essere riassunte in quello che nella SEO spesso viene chiamato “search intent” ovvero “qual’è la ragione dietro alla ricerca?”. L’intenzione è probabilmente una delle cose più importanti da ottimizzare nella SEO.
Se in una pagina l’intento delle ricerche non viene trovato, in termini di contenuto e forma, le possibilità che questa venga classificata nelle prime posizioni sono scarse.
Ci sono ulteriori livelli per capire come funziona Google. Questo ci porta a capire come Google identifica la rilevanza dei i contenuti in una pagina web.
I motori di ricerca controllano che le parole chiave di una richiesta siano presenti nella pagina. Vanno però oltre all’esatta corrispondenza delle parole, vengono analizzate anche le parole correlate. Una pagina acquisisce così rilevanza, non solo per parole corrispondenti, ma anche per parole simili o appartenenti allo stesso campo semantico.
Se effettui una ricerca sul come prendere la patente, nella pagina potrebbero esserci delle sezioni riguardanti patenti per auto, moto e pullman.
Per esempio: “strada”, “guidare”, “cintura”, “sicurezza”, “esame” e “test” sono tutte parole rilevanti nel campo semantico e aiutano i motori di ricerca a capire meglio di cosa tratta la tua pagina.
Un’altro fattore del quale Google tiene conto è la “qualità dei contenuti”. Google cerca di promuovere i siti più affidabili. E’ impossibile da raggiungere al 100% la qualità dei contenuti, ma vengono comunque usate tre categorie per identificare la qualità delle pagine.
- competenza
- autorevolezza
- attendibilità.
Le persone linkano ad una pagina conferiscono a questa autorevolezza secondo l’algoritmo di classificazione di Google. Per prevenire un aggiramento del sistema Google usa un algoritmo di spam per identificare le manipolazioni.
Google dà molta importanza anche alla fruibilità. Ci sono due principali fattori relativi alla fruibilità. Il primo è la velocità della pagina, se una pagina impiega molto tempo per caricarsi le possibilità che si venga reindirizzati o che qualcuno lasci il sito aumentano.
Il secondo fattore è la mobile friendliness cioè la corretta visualizzazione di una pagina sui dispositivi mobile. Al giorno d’oggi i siti web devono essere visualizzati correttamente indipendentemente dal dispositivo o dal browser. Questo è fondamentale per migliorare l’esperienza utente.
Come abbiamo capito il posizionamento Google è un discorso complesso e ampio. Per capire al meglio come ottimizzare il proprio sito è necessario capire cos’e la SEO e come funziona Google. Google è un motore di ricerca che si propone di mostrare ai propri utenti quello che stanno cercando. Per questo motivo il posizionamento Google deve avere lo scopo di dare la migliore esperienza all’utente in termini di valore dei contenuti e visualizzazione delle pagine.
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